Una storia che ha il dono di guarire le ferite, soprattutto quelle
dell'anima
L'amore fra una ricamatrice di kimoni e un addetto alle pompe funebri,
in una Tokyo sospesa fra passato e futuro.
Mio ha un dono: sa cogliere ogni minima sfumatura dei colori, anche
quelli invisibili, e dare un colore a ogni cosa, ogni persona, ogni
emozione. Le stesse emozioni che riproduce nei ricami e nei dettagli
dei kimono nuziali che realizza nell'atelier di famiglia. Anche Aoi,
addetto alle pompe funebri, ha un dono: quello di capire istintivamente
le persone che ha di fronte e di utilizzare la sua profonda sensibilità per
accompagnare i vivi e i morti nel giorno più buio. Quando si incontrano,
in una mattina come tante, si "riconoscono"immediatamente. Perché la
loro unione è orchestrata dal destino e porterà entrambi a una svolta
inattesa. L'autrice di Quel che affidiamo al vento regala ai lettori una
fiaba metropolitana: la storia di due personaggi legati a "un nodo di
meraviglia che aspetta solo di manifestarsi".
Scelto dal Comitato editoriale perché...
Racconta la storia di due anime che, come due colori complementari,
si rispecchiano l'una nell'altra.
Laura Imai Messina è nata a Roma. A ventitre anni si è trasferita a
Tokyo, dove ha conseguito un dottorato in Letteratura. Attualmente
insegna italiano presso alcune tra le più prestigiose università della
capitale giapponese. È autrice di Quel che affidiamo al vento e Tokyo
tutto l'anno. Viaggio sentimentale nella grande metropoli. Vive tra
Kamakura e Tokyo con il marito e i due figli.