Una guida per esplorare una terra ancora in gran parte
sconosciuta
Un invito a riscoprire il nostro vissuto più intimo, "quello che si nega al
pubblico per concederlo a chi si vuol far entrare nel proprio segreto
profondo".
Nell'epoca in cui tutto è a portata di clic, pensiamo di riuscire a
esprimere più facilmente anche le emozioni. È l'illusione
dell¿informatica, che, mentre ci avvicina agli angoli più remoti del
mondo, ci allontana inesorabilmente dagli altri e da noi stessi.
L'espansione della razionalità tecnica, infatti, non solo impoverisce il
linguaggio, ma privilegia la mente razionale a scapito delle emozioni: le
stesse che in tempi lontani l'uomo utilizzava per salvarsi la vita e che
ancora permettono agli animali di capire istintivamente cosa sia più
vantaggioso. Di fronte a una scuola che istruisce ma non educa, a una
politica che le manipola per avere consensi e a una società che le
trasforma in merci, è importante ritrovare il nostro spazio intimo e
riscoprire la dimensione più autentica e vera di noi.
Filosofo, psicoanalista e docente universitario italiano, dal 1995
collabora con il quotidiano «la Repubblica». Tra le sue ultime opere si
ricordano: La disposizione dell¿amicizia e la possessione dell¿amore
(2016), La parola ai giovani. Dialogo con la generazione del nichilismo
attivo (2018), Che tempesta! (2021 con Anna Vivarelli).
«Si trovano autentiche preziosità».
Il Sole 24 Ore - Domenica
«Una perfetta guida per esplorare un¿altra terra, questa volta della
geografia sentimentale».
Domani