Quando i pregiudizi prevalgono sulla conoscenza e le opinioni contano più delle argomentazioni
Un autorevole storico smonta cinque "leggende" sul Führer, mostrando come nascono e si alimentano e, soprattutto, chi se ne avvantaggia.
Oggi si chiamano "fake news"e circolano incontrollate grazie alla pervasività dei social, ma in realtà sono sempre esistite e sono state utilizzate dai complottisti per fornire una lettura "non ufficiale"degli eventi. Un autorevole studioso della Germania di Hitler ne analizza cinque tra i più longevi: i Protocolli dei Savi anziani di Sion con il loro piano per conquistare il mondo; il mito della "pugnalata alla schiena"che avrebbe determinato la sconfitta della Germania nella Grande guerra; l'incendio del Reichstag per mano dei nazisti; il volo in Scozia di Rudolf Hess nel 1941 per negoziare la pace; la fuga di Hitler dal bunker di Berlino e la sua seconda vita in America Latina. L'obiettivo di Evans non è confutare queste leggende (non ce n'é bisogno), ma mostrare come siano state sfruttate, offrendo spunti di riflessione sull'oggi.
Richard J. Evans, già Regius Professor di Storia all'Università di Cambridge e fellow della British Academy, è uno dei maggiori storici della Germania nazista. Per i suoi libri ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali. Tra i suoi saggi: La nascita del Terzo Reich (2005), Il Terzo Reich al potere (2010) e Il Terzo Reich in guerra (2014).
«Un lavoro magistrale».
Evening Standard
«Un'opera attesa da tempo».
The Times
«Non c'é guida migliore e più autorevole del professor Evans».
The Financial Times