Ripensare la famiglia, il suo significato, la sua definizione



Gestazione per altri, maternità, legami di sangue e d’affetto al centro del testamento letterario della grande scrittrice e attivista.

Michela Murgia è scomparsa, eppure le sue idee di sono più vive che mai. Idee spesso controverse, raccontate con parole che sfidano le definizioni e aprono la strada a una nuova visione degli affetti. In quest’opera postuma l’autrice ha condensato alcune riflessioni scaturite dalla sua esperienza personale per interrogarsi – e interrogarci – su alcune questioni: la maternità surrogata; la possibilità di essere madri di figli scelti e non generati biologicamente; la libertà di costruire una famiglia solo sulla base di vincoli d’amore. Domande che mettono in crisi il concetto di “normalità”, l’autodeterminazione delle donne, i rapporti di forza e di potere su cui da sempre si regge la nostra società e che diventano un’occasione preziosa per coltivare il dubbio e allargare gli orizzonti della mente.

Michela Murgia (Cabras 1972 - Roma 2023), intellettuale, attivista e scrittrice, è tradotta in oltre venticinque paesi e ha ricevuto numerosi premi – tra cui il Campiello, il SuperMondello e il Cavalierato delle Arti e delle Lettere del ministero della cultura francese. Tra i suoi ultimi libri ricordiamo: Stai zitta (2021), God Save the Queer (2022) e Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi (2023).

«Si ritrova l’intelligenza, lo spirito e la leggerezza profonda di Murgia».
Vanity Fair

«Pagine precise e puntuali, ironiche e serissime, perentorie e indefinite, capaci di contenere senza limitare».
Maremosso