Una riflessione raffinata e "prodigiosamente pop"
Un brillante pamphlet mostra il profondo legame che intessiamo con gli
oggetti e gli ambienti della nostra quotidianità.
Considerato uno degli intellettuali contemporanei più eclettici, nei suoi
45 anni di vita Emanuele Coccia ha affrontato ben 30 traslochi.
Un'esperienza che, dallo stabile berlinese con bagno a cielo aperto
all'appartamento senza mobili, ha stimolato in lui una profonda
riflessione sulla casa, che considera l'evento morale per eccellenza: la
costruzione di un'intimità con ciò che rende possibile la nostra felicità,
che si tratti di persone, piante, ricordi, atmosfere. Mescolando
discipline diverse e argomenti in apparenza ordinari, Coccia ci porta
nei vari ambienti di una casa, dalla cucina agli armadi, dalla camera da
letto ai bagni, svelando cosa ci lega allo spazio che abbiamo scelto di
abitare e offrendoci uno sguardo nuovo su noi stessi, sulla famiglia, su
confini che mettiamo fra noi e gli altri.
Scelto dal Comitato editoriale perché...
... offre un¿originale chiave di lettura per costruire una nuova teoria
dell¿individuo, della felicità e del nostro modo di abitare il mondo.
"Un piccolo libro illuminante, un elfo che accende luci nelle stanze e ti
fa capire che cosa sono e rappresentano".
la Repubblica
Emanuele Coccia insegna all'Ecole des Hautes Études en Sciences
Sociales dal 2011. Ha pubblicato La vita sensibile , Il bene nelle cose,
La vita delle piante. Una metafisica della mescolanza. È editorialista di
"Libération", collabora con "Le Monde"e "la Repubblica".