Una testimonianza inedita degli orrori del regime nazista
Si salvarono dai forni confezionando abiti per le signore del Reich: la storia vera del "Laboratorio di alta sartoria" del lager.
L'idea fu di Hedwig Höss, moglie del comandante del campo di Auschwitz-Birkenau: riservare una stanza dell'edificio che ospitava gli uffici amministrativi delle SS a venticinque giovani prigioniere selezionate per confezionare capi d'alta moda destinati alle mogli dei loro aguzzini e alle ricche signore di Berlino. Per la maggioranza ebree dell'Europa dell'Est, le addette a quello che fu chiamato il "Laboratorio di alta sartoria"di Auschwitz riuscirono a salvarsi dalle camere a gas grazie al talento e alla rete di solidarietà che seppero creare all'interno del lager. La loro vicenda mai raccontata prende vita grazie al reportage dell'inglese Lucy Adlington, storica della moda, che getta uno sguardo del tutto inedito sugli orrori del regime nazista.
Lucy Adlington Inglese, storica della moda, è anche autrice di diversi romanzi ambientati negli anni Quaranta. Le sarte di Auschwitz è il suo primo libro tradotto in italiano.