I sei mesi che cambiarono il mondo
I primi passi del secondo conflitto mondiale in Italia, Germania e Giappone: un avvincente saggio ricco di spunti sul presente.
Correva l'anno 1932 e la Conferenza di Ginevra per il disarmo apriva nuove speranze all'Europa. Finalmente sembrava possibile lasciarsi alle spalle la Grande guerra e dare inizio a un nuovo corso, invece accadde l'esatto opposto e nell'anno successivo si posero le basi per un nuovo conflitto. Tre gli eventi principali - Hitler al potere, l'invasione giapponese della Cina, Mussolini e le sue ambizioni imperialistiche - cui si aggiunsero l'isolazionismo di Stati Uniti e Gran Bretagna nei confronti dell'Europa. Uno scenario per certi versi simile a quello odierno, in cui la crisi economica e il malcontento sociale diventano terreno fertile per i demagoghi di ogni dove. Storico e professore, Paul Jankowski ci consegna un racconto appassionante e ricco di spunti, che è anche un monito per il presente.
Paul Jankowski
È Raymond Ginger Professor of History alla Brandeis University. Tra le sue numerose pubblicazioni, Stavisky: A Confidence Man in the Republic of Virtue (2002), Shades of Indignation: Political Scandals in France, Past and Present (2007) e Verdun: The Longest Battle of the Great War (2014).
"Alla fine di quel lungo inverno, il mondo postbellico diventò un mondo prebellico. Si può dire che la scena sia simile a quella odierna?"