La nascita dell’universo come nessuno l’ha raccontata

Seguitissimo sui social, l’autore coniuga scienza e ironia, e utilizza un insolito espediente narrativo per ripercorre le tappe di una storia lunghissima.

La nascita dell’universo è stata raccontata in molti modi: attraverso la Bibbia, la mitologia greca, finnica e babilonese, e persino da Tolkien con Il Silmarillion. Ora è la volta di Filippo Bonaventura, astrofisico e divulgatore scientifico, che rivisita la cosmogonia attraverso la love story fra il protone Primo e la particella subatomica Priscilla. Divisi dall’espansione dell’universo, i due dovranno ritrovarsi. Ma per riuscirci, Primo dovrà compiere un lungo viaggio, diventando prima parte di un atomo e poi di un frammento di supernova, che, finito sulla Terra, farà parte di molte cose: un oceano, una pianta, una salamandra e infine un uomo... Un libro divertente, eppure impeccabile sul piano scientifico: una storia che parla di noi, fatti della stessa materia di cui sono fatte le stelle.

“Questo libro vuole raccontare una storia. Che è la storia dell’universo, certo, ma soprattutto è la storia di Primo, un protone nato subito dopo il Big Bang. È attraverso il punto di vista di questo minuscolo protagonista che vedrai dipanarsi, capitolo dopo capitolo, la trama del grande film cosmico.”

Filippo Bonaventura
Laureato in Astrofisica all’Università di Trieste, ha conseguito un Master in Comunicazione della Scienza. Con Lorenzo Colombo e Matteo Miluzio ha pubblicato Se tutte le stelle venissero giù, L’universo su misura e Houston, abbiamo un problema. I tre curano insieme il progetto di divulgazione scientifica “Chi ha paura del buio?”, seguito su Facebook e su Instagram da centinaia di migliaia di appassionati di astronomia ed esplorazione spaziale.