Ritorna lo storico seguitissimo sui social
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Il singolare titolo dell’ultimo libro del
medievista torinese – diventato popolarissimo,
oltre che per la sua produzione
saggistica, per i programmi televisivi e
i podcast – riprende il grido con cui un
orologiaio fiorentino, tra il 19 e il 20 luglio
1378, chiamava alla sollevazione contro
il governo dei ceti abbienti, rei di “fare
carne”, ovvero di ammazzare la gente. Fu
l’inizio della rivolta dei Ciompi, una delle
numerose insurrezioni popolari della seconda
metà del Trecento, per molto tempo
considerate semplici “tumulti”, scoppi
epidemici di un furore senza obiettivi
consapevoli. Per Barbero, al contrario,
i rivoltosi sapevano quello che stavano
facendo e si battevano per rivendicazioni
precise. Un viaggio tra le cronache del
tempo dove si respira l’entusiasmo e la
violenza di quei giorni spettacolari.