Ci sono limiti che solo l’amore può superare
Emilia e Bruno cercano un rifugio dal proprio passato. Ma è davvero possibile riuscire a sottrarvisi?
Quando si è stati toccati dal male, spesso si sceglie la solitudine credendo che ci protegga e scoprendo che invece è un ulteriore castigo. È per questo che Emilia si è sepolta a Sassaia, un piccolo borgo tra le montagne dove spera di dimenticare ciò che le è costato anni di carcere. Ed è per questo che Bruno, schivo e solitario, in quel buco ci è rimasto: per dimenticare il male che ha subito e che non riesce a guarire. Lui è una vittima, lei una colpevole, due anime ferite che la vita unisce come per spronarle ad andare oltre: ad assolversi per il male fatto e per quello ricevuto, perché il peggiore dei mali è non saper perdonare e perché anche in un cuore nero c’è qualcosa di buono da salvare. Una storia di condanna e di salvezza, animata da due protagonisti fragili e umanissimi.
Silvia Avallone è nata a Biella nel 1984 e vive a Bologna. Ha pubblicato Acciaio (2010), da cui è stato tratto l’omonimo film, e Marina Bellezza (2013). I suoi romanzi sono tradotti in tutto il mondo e hanno venduto oltre 700.000 copie in Italia.
“Silvia Avallone è una strega. Ti mostra un bosco, una casa, una ragazza, poi un uomo. E ti chiede di darle la mano e seguirla. Se lo fai, non te la lascerà fino alla fine. Questo è l’incanto della narrazione”.
Niccolò Ammaniti
«Scandaglia nelle viscere della colpa, senza negarla, né giustificarla, si infila sottopelle a raccontare il dolore più profondo, quello che non ci si perdona, anche quando i conti sono stati pagati».
Ilibraio.it
“Ci sono buchi che non puoi riempire.
Che resteranno lì per sempre, neri e profondi.
Però, se vorrai, potrai costruirci una vita intorno.
Come ricresce l’erba sul bordo dei crateri”.