Una nuova lettura dell’impresa che cambiò per sempre il corso della Storia
Fede e avidità si mescolano nell’epopea della conquista del Nuovo Mondo, in un saggio da cui emergono sfumature nuove e inaspettate.
Quando si pensa ai conquistadores la mente corre subito alla feroce opera di colonialismo con cui, sul finire del 1400, gli spagnoli invasero il Nuovo Mondo, imponendosi con il saccheggio, la violenza e la rapina. Una ricostruzione, questa, che per quanto generalmente condivisa, rischia di sconfinare nella caricatura, facendoci perdere di vista il potente spirito di riforma umanista e religiosa che animò il mondo tardomedievale all’indomani della Reconquista. Attraverso lettere, diari, cronache, biografie, racconti epici e polemici, Cervantes affronta una storia nota in una chiave che, lontano dal mito e dal pregiudizio, invita a considerare le imprese degli hidalgos con la lente dello studio e della comprensione anziché con quella della condanna.
Fernando Cervantes insegna Storia dell’America Latina presso l’Università di Bristol. È specializzato nella storia intellettuale e religiosa della Spagna e dell’America spagnola della prima età moderna.
«Cervantes ricostruisce una storia complessa, piena di sfumature. L’ampiezza della sua ricerca è straordinaria, ma il potere di analisi lo è ancora di più».
The Times
“Una nuova, superba prospettiva che colloca i conquistadores nel loro vero contesto”.
Simon Sebag Montefiore
“Colombo, Cortés e Pizarro: figure ambigue che affondano le loro radici tanto nelle idee medievali di guerra santa quanto nell’avidità per l’oro”.
David Abulafia