Il suo romanzo più celebre e amato
Sullo sfondo della Prima guerra mondiale, una storia di amore e guerra nell’opera che consolidò la fama dell’autore.
È il 1917 e mentre presta servizio nei reparti sanitari dell’esercito italiano come conducente di ambulanza, il tenente americano Frederic Henry conosce Catherine, un’infermiera inglese che ha da poco perso il fidanzato. Quando Frederic, vicino al fiume Isonzo, viene gravemente ferito da un colpo di mortaio, lei lo raggiunge a Milano dov’è stato ricoverato. Tra i due nasce l’amore, destinato a conoscere solo una breve stagione felice. Pubblicato nel 1929 dopo un anno di scrittura febbrile e ispirato all’esperienza dell’autore sul fronte italiano, Addio alle armi propone ai lettori uno straordinario spaccato della Prima guerra mondiale e, insieme, un atto d’accusa contro ogni conflitto: un massacro di anime e di corpi, a cui tutto - anche l’amore - soccombe.
“Parte della meraviglia che si prova leggendo Addio alle armi deriva proprio dalla sensazione di essere trasportati in quel tempo e in quei luoghi, e di condividere l’esperienza del vero amore che comporta sia gioia sia la disperazione più totale”.
Dall’introduzione di Seán Hemingway